08 Giu Il perineo dalla A alla Z: a tu per tu con l’ostetrica
A cura di Silvia Pedrielli*
Cos’è il perineo?
È poco conosciuto, addirittura c’è chi potrebbe non averlo mai sentito nominare, eppure è di estrema importanza per la vita di tutti i giorni. Il pavimento pelvico o perineo è un insieme di muscoli che fanno parte del nostro bacino ed è localizzato al di sotto degli organi addominali (vescica, utero e retto) per consentirne il sostegno. Se non ci fosse il pavimento pelvico tutti i nostri organi, risentendo della forza di gravità, cadrebbero verso il basso. È un insieme di muscoli che si lasciano passare da tre canali che sono l’uretra, la vagina e il retto.
Perché è importante un perineo sano?
Se non avessimo il perineo non potremmo fare nulla, i nostri organi non potrebbero rimanere nella loro posizione anatomica all’interno del nostro bacino, non potremmo camminare, fare sport, non potremmo tenere per 9 mesi una gravidanza nè partorire, né tanto meno avere una buona sessualità. Ma soprattutto un perineo in salute ci consente di urinare, di defecare, e di espellere i gas correttamente e al momento giusto; per cui, visto che è un organo così importante dobbiamo cercare di tutelarlo e di mantenerlo in salute.
Perineo non in salute… quali sono i campanelli d’allarme?
Purtroppo una donna su tre soffre di disfunzioni perineali (numero anche sottostimato visto il silenzio delle donne). Possono verificarsi due situazioni:
- Il perineo è ipotonico, significa che ha perso di forza e tonicità manifestando problemi di incontinenza urinaria, ai gas o alle feci durante uno sforzo ad esempio quando faccio una starnuto, un colpo di tosse, quando sollevo un peso, quando faccio sport…; urgenza urinaria, quindi la necessità improvvisa ad andare in bagno; prolasso dei nostri organi addominali in vagina; scarsa percezione sessuale; difficoltà a tenere in vagina un assorbente interno o una coppetta mestruale.
- Il perineo è ipertonico, significa che ha un eccessivo tono muscolare. Una donna con questo problema può riferire problemi nella defecazione come per esempio la stitichezza, necessità di spingere eccessivamente quando va di corpo; dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali); dolore pelvico cronico; infezioni recidivanti (es. candida e cistiti post-coitali sono spesso associate ad un perineo ipertonico).
Cosa fare se si ha un problema?
Rivolgersi direttamente a uno specialista che si occupa di riabilitazione pelvica, altrimenti se la donna non ha riferimenti, può rivolgersi al medico di base o al proprio ginecologo i quali indirizzeranno la donna allo specialista più indicato. L’importante è non aspettare che “il problema si risolva da sé”, perché purtroppo i danni perineali con l’avanzare dell’età possono solo peggiorare.
Riabilitazione: come si fa?
In base al problema viene poi impostato insieme alla donna un percorso fatto di una prima visita di valutazione che consente di vedere le caratteristiche di quel pavimento pelvico. Poi si imposta un percorso di riabilitazione personalizzato. La donna verrà mandata a casa ogni volta con degli esercizi e periodicamente verranno fissati appuntamenti per controllare i progressi.
I problemi riguardano solo le donne in menopausa o anche le più giovani?
Indubbiamente in menopausa c’è un rischio maggiore di soffrire di disturbi perineali, ma molto spesso i sintomi si presentano già con la gravidanza o nel dopo-parto per poi intensificarsi nella menopausa.
Si parla sempre di corso preparto, che è importantissimo, ma altrettanto importante è preparare il pavimento pelvico che dovrà affrontare un parto, perciò si tratta di un lavoro di prevenzione attraverso esercizi semplici mirati e tecniche di rilassamento che hanno l’obiettivo di:
• Aumentare l’elasticità dei tessuti e quindi prevenire le lacerazioni da parto
• Accompagnare la nascita del neonato riducendo il rischio di parti operativi
• Favorire la ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto
Cosa fare dopo un parto per prevenire danni perineali?
Dopo un parto, tutte le donne dovrebbero fare un rinforzo pelvico, soprattutto chi ha avuto lacerazioni o episiotomia. Chi vuole riprendere l’attività sportiva dopo il parto, dovrebbe innanzitutto aspettare almeno 40 giorni per ridare tempo ai muscoli di riprendersi dall’intenso sforzo che hanno fatto per 9 mesi e con il parto; successivamente, è consigliato fare una valutazione del pavimento pelvico e iniziare un programma riabilitativo mirato.
Perché i problemi potrebbero accentuarsi in menopausa?
Lo svantaggio della menopausa è il calo degli ormoni estrogeni che consentono ai nostri muscoli di rimanere tonici e forti. Quindi in menopausa è aumentato il rischio di sviluppare disfunzioni perineali proprio per questo motivo. Soprattutto se una donna, anche 20 anni prima, aveva avuto gravidanze e parti, magari con delle lacerazioni, e non ha eseguito la ginnastica pelvica dopo il parto, ecco che improvvisamente incontinenza e prolassi possono presentarsi da un giorno all’altro.
Dovrebbero fare molta attenzione e avere un occhio di riguardo in più le donne che:
- Hanno subito un intervento chirurgico
- Soffrono di obesità
- Fumano e hanno tosse cronica
- Fanno lavori pesanti con sollevamento carichi
- Soffrono di stitichezza.
Per saperne di più chiama la nostra segreteria e fissa un appuntamento con le nostre ostetriche: 059 820104
*Ostetrica, laureata all’Università di Modena e Reggio Emilia alla Facoltà di Ostetricia. Specializzata nella prevenzione e riabilitazione dei disturbi pelvici in tutte le fasi di vita della donna, conduce corsi e consulenze individuali di ginnastica pelvica sia per le donne in gravidanza che nel post-partum e menopausa.
È insegnante dell’Associazione Italiana Massaggio Infantile, conosciuta come AIMI.