15 Lug ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE! La parola all’esperto: Dr. Maurizio Ferrara Ruiz – Direttore Sanitario del Poliambulatorio, Medico Chirurgo Odontoiatra
Il cancro orale è un tumore maligno della bocca che nella maggior parte dei casi coinvolge i tessuti delle labbra e della lingua, ma può localizzarsi anche sul palato, sulle guance e sulle gengive.
L’80% dei pazienti colpiti da questa gravissima patologia può sopravvivere laddove si riesca ad attuare una politica di diagnosi precoce.
L’esame per l’individuazione del carcinoma orale (carcinoma squamocellulare), richiede non più di 300 secondi e deve includere, oltre all’anamnesi medica e dentale, un’accurata ispezione interna ed esterna della cavità orale, della testa e del collo, così come la palpazione dei siti specifici.
I carcinomi della cavità orale anche se sono poco frequenti (dal 4 al 7% di tutte le patologie maligne), sono molto importanti per il loro alto tasso di mortalità.
In genere il tumore colpisce il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne e nell’80 % dei casi, pazienti sopra i 65 anni di età.
Inizialmente questo tipo di tumore, può apparire sotto forma di lesione potenzialmente maligna cancerogena, come la leucoplachia, cioè placche di tessuto bianche alternate o meno a zone rosse (eritroplachie, più gravi!) il più delle volte senza provocare dolore.
Una volta invase le strutture profonde, il carcinoma provoca intensa sintomatologia dolorosa.
È importante ricordare che il carcinoma squamocellulare, metastatizza per via linfatica e NON per via ematica e può presentarsi in tre forme:
- ULCERATA, forma più frequente
- INFILTRANTE, prognosi peggiore perché più difficile da diagnosticare
- VEGETANTE, più semplice da diagnosticare perché occupa spazio
I fattori di rischio sono il fumo, l’uso frequente di alcolici, l’uso di droghe, alcuni tipi di anemia, alterazioni di abitudini alimentari o dell’habitat e alcuni virus come il papillomavirus.
Se diagnosticato in tempo, il range di sopravvivenza al carcinoma orale può aumentare del 30-40% nei 5 anni seguenti lo sviluppo della malattia. Se la diagnosi è tardiva, la sopravvivenza non supera il 40-50%.
Come prevenzione è consigliabile effettuare controlli presso uno Studio dentistico di fiducia in modo da intercettare la malattia in fase iniziale ed evitare così che la lesione progredisca in modo critico.
Dal momento che l’attività masticatoria può portare a molte variazioni della mucosa orale (morsi, schiacciamenti dei tessuti da protesi incongrue, tagli ed ingestione di cibi e/o bevande bollenti), è di estrema importanza che un professionista si accerti di ogni tipo di ulcera, taglio o lesione iper o ipopigmentata, che non migliori o meglio, si risolva, nell’arco di due settimane.